Ho sognato uno strano sogno
Stanotte
Ho sognato uno strano sogno
Stamani
Ho sognato uno strano sogno
Oggi
Acque di cieli grigi
Perforavano la terra
Che torva scorreva a riva
Acque di cieli grigi
Inzuppavano la lineare memoria
Di attimi fuggenti
E poi, fracasso sordo
E poi, fracasso
Foglie acuminate di ananas
Pungevano la rovesciata immagine
Mordendo il cielo
Toccando terra
Aspre banane rosse
Nel canto buio del bosco
Corteggiavano il perduto sguardo
Bagnando sconsolati appetiti
E poi occhi neri
E poi, occhi
Muschio sui tetti
Erba verde su taglienti lamiere,
piramidi vuote
Nell’odore di moderne vernici
Stringevano lo spazio
Di sporchi faraoni
Sul ciotolato asfalto
Dimorava un piccolo Re
Con un machete infilato
Nella carne del suo ginocchio
Scudieri, fanti e servitori
Al lato di sanguinose colle
Respiravano un velenoso oppio,
ridendo la paura della notte
E poi, meravigliosi angeli
E poi, veri e coraggiosi uomini
In carne e ossa, donne
Vengono accarezzando il sonno;
finalmente posso riposare al sicuro
E dormire
E sognare
Gabriele